MOLTO OT

benassaisergio Lun Giu 25, 2012 10:53 pm

Scusatemi (e mi scuso prima di tutto con Admin) se approfitto della possibilità offertami di avere un “angolo” in questo sito per qualche considerazione che va al di là del SISTRI (autorizzo comunque fin d’ora Admin a cancellare questo thread).
L’Italia, l’Europa, l’Occidente è in una crisi profonda e, secondo me, irreversibile. Si tratta quindi di gestire questa crisi che, se, come credo, vedrà il sorgere di una nuova civiltà (con inaspettate radici asiatiche, latino-americane, arabe, africane), avrà comunque ricadute drammatiche per tutte/i noi.
E l’unica possibilità di “gestire” in maniera non troppo drammatica questa crisi sta nell’essere attivi a livello globale.
E, dal momento che qui ci occupiamo di rifiuti, vediamo cosa sta succedendo a livello globale.
Sul sito del Ministero dell’ambiente è disponibile: (http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?item=/documenti/comunicati/comunicato_0417.html&lang=it la bozza di accordo mondiale sull'ambiente approvata martedì 19 giugno a Rio de Janeiro.
Nei paragrafi da 213 a 223 si parla di gestione dei prodotti chimici e dei rifiuti: solo “chiacchiere” !

Perché ? Eppure, 20 anni fa, sempre a Rio de Janeiro, si riuscì almeno ad approvare un impegno per l’armonizzazione dei sistemi di classificazione delle materie pericolose (impegno mantenuto con la definizione del GHS, che è alla base del Regolamento CLP e che, in seguito, nonostante le mie insistenze, non si è ancora deciso di applicare anche ai rifiuti).

L’Unione Europea è paralizzata, dal momento che gli interessi “biecamente” nazionali non riescono a trovare una sintesi: l’espressione più “democratica” della UE, il Parlamento europeo, non riesce ad affermarsi come organismo democratico decisionale.

E, circoscrivendo l’attenzione al nostro “cortile” (l’Italia), ho l’impressione che si tenti (anche lodevolmente: sto parlando del governo Monti, voluto da Napolitano, un grande italiano!) di rendere l’Italia un paese normale, quando invece l’Italia, purtroppo, non è un paese normale.

Ovviamente (potete sghignazzare !) io avrei una “ricetta”: l’impegno civico di ognuna/o di noi.

Quante volte ho sollecitato un’iniziativa delle/gli operatrici/ori ? Un’iniziativa per proporre un sistema diverso dal SISTRI; un‘iniziativa per ridefinire, a livello europeo, cosa sia un rifiuto, un sottoprodotto, ecc. ?

Dovremmo, credo, essere attive/i a livello nazionale (proposte alle associazioni e al Ministero dell’ambiente), a livello europeo (chi dice alle/i nostre/i rappresentanti cosa dire alle riunioni europee ?), a livello internazionale (l’Italia è presente alle riunioni del GHS, delle convenzioni di Basilea e di Stoccolma, ecc.).

Poi, come ho detto all’inizio, dobbiamo gestire la nostra decadenza: prendere esempio dalla Grecia (quella classica, non quella di adesso !) con la sua trasformazione nella cultura alessandrina e poi romana ?

Certo, non è solo un problema di cultura: si tratta della vita reale di milioni di persone …
… allora … a voi molto più giovani di me, l’iniziativa.

Un abbraccio a tutte/i da un anziano che spera di non essere solo una inutile cariatide.

**Admin** Lun Giu 25, 2012 11:06 pm

L'iniziativa esiste: https://www.sistriforum.com/t8440-i-have-a-dream
Ne approfitto per rilanciarla.

**Aurora Brancia** Mar Giu 26, 2012 12:13 pm

Admin ha scritto:L'iniziativa esiste: https://www.sistriforum.com/t8440-i-have-a-dream
Ne approfitto per rilanciarla.

Giusto per profittare del fatto che l'ha detto l'ing benassai, ma quante cariatidi siete disposti a sopportare? Una baldanzosa giovanottella matura quasi sessantenne ci potrebbe anche stare?

Mi sa che l'ing benassai ed io siamo accomunati dall'aver perso speranze operative/innovative nel sistema politico sin qui internazionalmente consolidato, e memori dell'inauscultato grido di battaglia "mettete dei fiori nei vs cannoni" si stia sotto sotto tentando di mettere su una e più "comuni delle idee praticabili".
Sai mai potesse funzionare, se non ci si rinchiude nel proprio recintello...

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