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Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: L'angolo degli utenti :: Off topic :: Dal mondo e dal web
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Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line, e molto probabilmente anche su questo Forum, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
L'obbligo di pubblicare fra i contenuti del portale le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, ci costringerebbe alla chiusura delle sezioni che ospitano argomenti non prettamente tecnici, sui quali dibattono solitamente i membri della community. Sarebbe improponibile, infatti, la moderazione delle discussioni alla luce di queste nuove disposizioni. Va detto, peraltro, che i moderatori del Forum si sono sempre mostrati in grado di tutelare la reputazione e l'immagine di chiunque.
Aggiorniamoci su questo topic.
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line, e molto probabilmente anche su questo Forum, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
L'obbligo di pubblicare fra i contenuti del portale le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, ci costringerebbe alla chiusura delle sezioni che ospitano argomenti non prettamente tecnici, sui quali dibattono solitamente i membri della community. Sarebbe improponibile, infatti, la moderazione delle discussioni alla luce di queste nuove disposizioni. Va detto, peraltro, che i moderatori del Forum si sono sempre mostrati in grado di tutelare la reputazione e l'immagine di chiunque.
Aggiorniamoci su questo topic.
Admin- Amministratore
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Capo, fammi ben capire:
..se per esempio la Presty entra in questo forum e dà un'occhiata a tutte le "cose belle" dette su di lei, con sto disegno di legge avrebbe il potere di chiedere la rimozione di tutti i post al riguardo, o addirittura, al posto dei post incriminati potrebbe richiedere una rettifica di quanto scritto????
Aiuto!
..se per esempio la Presty entra in questo forum e dà un'occhiata a tutte le "cose belle" dette su di lei, con sto disegno di legge avrebbe il potere di chiedere la rimozione di tutti i post al riguardo, o addirittura, al posto dei post incriminati potrebbe richiedere una rettifica di quanto scritto????
Aiuto!
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simonetta- Moderatrice
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27
«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue, che può essere consultata in qualunque momento senza spendere nulla.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia
da http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ottobre_2011
Questo il comunicato che si legge sulle pagine in italiano di Wikipedia da ieri sera, una vergogna per un paese che si definisce "democratico" e che pensa di non avere nulla a che spartire coi regimi totalitari.
"Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato. " Cos'è, ci stiamo lentamente avvicinando?
Articolo 27
«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue, che può essere consultata in qualunque momento senza spendere nulla.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia
da http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ottobre_2011
Questo il comunicato che si legge sulle pagine in italiano di Wikipedia da ieri sera, una vergogna per un paese che si definisce "democratico" e che pensa di non avere nulla a che spartire coi regimi totalitari.
"Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato. " Cos'è, ci stiamo lentamente avvicinando?
k.w.- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Purtroppo a quanto pare la situazione è abbastanza seria poichè non solo si lede la libertà di parola che noi tutti dovremmo avere ma anche la libertà di pensiero e di associazione per come la vedo io.
Se ad un certo punto della nostra storia dovesse passare una legge come questa non avrebbe nemmeno più senso l'esistenza del forum poichè non potremmo discutere liberamente dei casi reali e pratici mettendo in chiaro la nostra posizione ed il nostro pensiero. Non potremmo più criticare in maniera costruttiva su un argomento perchè avremmo sempre lo sciacallo che ci corre dietro e che ci limiterebbe.
Per un paese democratico come il nostro questo è per me un attentato alla libertà del suo popolo.
Se ad un certo punto della nostra storia dovesse passare una legge come questa non avrebbe nemmeno più senso l'esistenza del forum poichè non potremmo discutere liberamente dei casi reali e pratici mettendo in chiaro la nostra posizione ed il nostro pensiero. Non potremmo più criticare in maniera costruttiva su un argomento perchè avremmo sempre lo sciacallo che ci corre dietro e che ci limiterebbe.
Per un paese democratico come il nostro questo è per me un attentato alla libertà del suo popolo.
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La regola d'oro per postare un nuovo argomento: Usa il tasto cerca (tranquillo non esplode nulla), poi leggi i vari topic....e se proprio non trovi quello che cerchi apri un nuovo topic.
VdT- Moderatore
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
quoto Orwell.k.w. ha scritto:"Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato. " Cos'è, ci stiamo lentamente avvicinando?
koniglaurin- Membro della community
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
dovrebbe stare attenta a chiedere la rettifica...potrebbe anche essere peggiore di quanto già detto!!!simonetta ha scritto:Capo, fammi ben capire:
..se per esempio la Presty entra in questo forum e dà un'occhiata a tutte le "cose belle" dette su di lei, con sto disegno di legge avrebbe il potere di chiedere la rimozione di tutti i post al riguardo, o addirittura, al posto dei post incriminati potrebbe richiedere una rettifica di quanto scritto????
Aiuto!
anpachi- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Vorrei chiedere una delucidazione.
Come ogni legge (decreto comma nota aggiunta eccetera) ha un "oggetto" in questo caso si parla di intercettazioni.
Cioè se il contenuto e la contestazione fa riferimento a intercettazioni, allora si procede come detto.
E' così?
Nel senso, non è propriamente riferito alla libertà di espressione e di "stampa" ma di pubblicazione delle intercettazioni e delle citazioni, Corretto?
Se così fosse, non è una tegola, ma è una tassa sul diritto d'autore sulle... passatemi il termine... Telefonate Sporche. E non un bavaglio all'"informazione" che di informazione non fa ma anzi fa solo faticare le indagini creando bagarre mediatica.
Come ogni legge (decreto comma nota aggiunta eccetera) ha un "oggetto" in questo caso si parla di intercettazioni.
Cioè se il contenuto e la contestazione fa riferimento a intercettazioni, allora si procede come detto.
E' così?
Nel senso, non è propriamente riferito alla libertà di espressione e di "stampa" ma di pubblicazione delle intercettazioni e delle citazioni, Corretto?
Se così fosse, non è una tegola, ma è una tassa sul diritto d'autore sulle... passatemi il termine... Telefonate Sporche. E non un bavaglio all'"informazione" che di informazione non fa ma anzi fa solo faticare le indagini creando bagarre mediatica.
Six gear- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Io credo invece che nel calderone delle intercettazioni vogliano invece inserire una sorta di bavaglio anche alla rete che ultimamente è diventata scomoda per taluni soggetti.
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VdT- Moderatore
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Se così fosse, basterebbe scrivere su blog e twitter di altri stati (cosa che già avviene), cosa costa all'informazione scrivere su un'altro stato e pubblicare poi in italia legalmente? Nulla (già avviene e non è perseguibile) ed è legale.
La domanda ha un perchè, non la scrivo tanto per...
La domanda ha un perchè, non la scrivo tanto per...
Six gear- Utente Attivo
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Tegole e libertà
E pensare che qualcuno qua dentro affermava a suo tempo che non se ne faceva niente....che nessuno poteva censurare internet......VERO sapientone..??? C'era un altra affermazione della queale eri tanto sicuro..Ma non me la ricordo più...
Damiano- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Six gear ha scritto:Vorrei chiedere una delucidazione.
Come ogni legge (decreto comma nota aggiunta eccetera) ha un "oggetto" in questo caso si parla di intercettazioni.
Cioè se il contenuto e la contestazione fa riferimento a intercettazioni, allora si procede come detto.
E' così?
Nel senso, non è propriamente riferito alla libertà di espressione e di "stampa" ma di pubblicazione delle intercettazioni e delle citazioni, Corretto?
Se così fosse, non è una tegola, ma è una tassa sul diritto d'autore sulle... passatemi il termine... Telefonate Sporche. E non un bavaglio all'"informazione" che di informazione non fa ma anzi fa solo faticare le indagini creando bagarre mediatica.
No, anche se inserita in un decreto avente un determianto oggetto la norma è passibile di interpretazione estensiva e può essere usata in modo generico per tutte le forme di rettifica richeste.
k.w.- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Six gear ha scritto:Se così fosse, basterebbe scrivere su blog e twitter di altri stati (cosa che già avviene), cosa costa all'informazione scrivere su un'altro stato e pubblicare poi in italia legalmente? Nulla (già avviene e non è perseguibile) ed è legale.
La domanda ha un perchè, non la scrivo tanto per...
Ecco, qui vorrei vedere come si comporteranno con un server estero.
k.w.- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
k.w. ha scritto:
No, anche se inserita in un decreto avente un determianto oggetto la norma è passibile di interpretazione estensiva e può essere usata in modo generico per tutte le forme di rettifica richeste.
Bene allora siamo come in cina.
Dovremo leggere le "notizie" in inglese d'ora in poi.
Six gear- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Se è per questo, il server di questo Forum è in Francia.
Admin- Amministratore
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Admin ha scritto:Se è per questo, il server di questo Forum è in Francia.
In tutta sincerità io non so che fine farà questa norma, se sarà emendata o addirittura tolta. E non so neanche come ci si comporterà coi server esteri (anche se credo che l'efficacia avrà valore solo per le pagine italiane come per wikipedia). A me fa paura il solo fatto che l'abbiano pensata, e non è la prima volta che tentano di mettere un bavaglio all'informazione ed alla rete.
k.w.- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Credo che riguardi qualsiasi soggetto raggiungibile dalla legge italiana.
Ma, per come è stata pensata, è ingestibile. Qualsiasi mezzo di informazione diventerebbe, di fatto, l'ufficio stampa di chiunque voglia far pubblicare una smentita a suo insindacabile giudizio...
Ma, per come è stata pensata, è ingestibile. Qualsiasi mezzo di informazione diventerebbe, di fatto, l'ufficio stampa di chiunque voglia far pubblicare una smentita a suo insindacabile giudizio...
Admin- Amministratore
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
ci sia di conforto ciò che dice l'insigne Giudice Ramacci dal proprio sito analogo al nostro (questo)Admin ha scritto:Credo che riguardi qualsiasi soggetto raggiungibile dalla legge italiana.
http://lexambiente.it/Forums/viewtopic.php?p=44321#p44321
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Re: Una tegola sulla libertà d'espressione nel Web dal DDL sulle intercettazioni (anche per questo Forum)
Non abbiate paura, il presidente Giorgio Napolitano firmerà anche questa porcata.
haik10- Utente Attivo
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UNA TEGOLA SULLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE NEL WEB
http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/11/10/05/intercettazioni-bongiorno-lascia-come-relatore.html
La notizia che i blog sono esclusi dal dovere pubblicare smentite è stata data anche al TG3 delle 19.00 questa sera....varrà solo per la carta stampata...
La notizia che i blog sono esclusi dal dovere pubblicare smentite è stata data anche al TG3 delle 19.00 questa sera....varrà solo per la carta stampata...
RAISSA- Utente Attivo
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UNA TEGOLA SULLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE NEL WEB
Scusate l'errore : l'obbligo è di rettifica e non di smentita e la regola varrà solo per i quotidiani on line, la carta stampata non c'entra.
RAISSA- Utente Attivo
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